Preghiera

La preghiera nella Regola di Bose

Fratello, sorella, non dimenticarlo: essere uomo di preghiera fa parte della tua vocazione. Tu sarai nella chiesa uno che è sempre pronto a pregare e a vegliare finché Cristo venga.

Cerca sempre di accordare il tuo cuore alla tua voce. Normalmente la preghiera sarà cantata: è naturale lodare Dio con tutto il nostro essere, con la nostra voce, e pieni di gioia. Canto sobrio, ma decoroso, che renda manifesta la bellezza della lode a Dio nella semplicità.

La tua preghiera confluisca nell’eucaristia domenicale, preghiera delle preghiere.

Dalla Regola di Bose

La preghiera nella Regola di Bose

Fratello, sorella, non dimenticarlo: essere uomo di preghiera fa parte della tua vocazione. Tu sarai nella chiesa uno che è sempre pronto a pregare e a vegliare finché Cristo venga.

Cerca sempre di accordare il tuo cuore alla tua voce. Normalmente la preghiera sarà cantata: è naturale lodare Dio con tutto il nostro essere, con la nostra voce, e pieni di gioia. Canto sobrio, ma decoroso, che renda manifesta la bellezza della lode a Dio nella semplicità.

La tua preghiera confluisca nell’eucaristia domenicale, preghiera delle preghiere.

Dalla Regola di Bose

La lectio divina

Ogni fratello e ogni sorella è chiamato anche alla preghiera personale nel silenzio e nella solitudine della cella (la stanza dove il monaco vive da solo): essa consiste innanzitutto nella lectio divina quotidiana: liturgia che il monaco compie nella tenda del proprio corpo per celebrare l’incontro con Dio e l’alleanza con lui, guida al discernimento per partecipare da cristiano alla compagnia degli uomini.

La parola di Dio, ascoltata, meditata e pregata nella liturgia e nella lectio divina individuale, occupa il posto centrale nella vita quotidiana; ma ci si abbevera anche ai padri della chiesa e ai padri del monachesimo: sono quelle le fonti che fondano e plasmano la vita della comunità.

La lectio è il momento orante di ascolto e di “ruminazione” della parola di Dio: invocato lo Spirito, si cerca di penetrare tutta la ricchezza e la profondità del testo, fino a farlo diventare parola di vita.

Dalle Tracce spirituali di Bose

La lectio divina

La lectio divina

Ogni fratello e ogni sorella è chiamato anche alla preghiera personale nel silenzio e nella solitudine della cella (la stanza dove il monaco vive da solo): essa consiste innanzitutto nella lectio divina quotidiana: liturgia che il monaco compie nella tenda del proprio corpo per celebrare l’incontro con Dio e l’alleanza con lui, guida al discernimento per partecipare da cristiano alla compagnia degli uomini.

La parola di Dio, ascoltata, meditata e pregata nella liturgia e nella lectio divina individuale, occupa il posto centrale nella vita quotidiana; ma ci si abbevera anche ai padri della chiesa e ai padri del monachesimo: sono quelle le fonti che fondano e plasmano la vita della comunità.

La lectio è il momento orante di ascolto e di “ruminazione” della parola di Dio: invocato lo Spirito, si cerca di penetrare tutta la ricchezza e la profondità del testo, fino a farlo diventare parola di vita.

Dalle Tracce spirituali di Bose

L'Eucaristia

Forse ti stupirai che l’Eucaristia infrasettimanale sia celebrata solo nelle feste dei santi: non è per disistima nei confronti del sacramento né per voler essere diversi dagli altri; semmai è per una “sovraestimazione” dell’Eucaristia. Anche in questo ambito, del resto, in quanto comunità ecumenica, cerchiamo di ispirare la nostra prassi alla tradizione monastica della chiesa indivisa.

La presenza eucaristica in chiesa aiuti il tuo cammino quotidiano di ricerca di Dio e ti faccia scoprire la sua presenza anche nella Parola, negli altri, negli eventi, nella creazione.

L’Eucaristia domenicale e delle feste cristiane, culmine della nostra ricerca quotidiana di Cristo risorto e vivente, sia l’ora verso cui ti spinge tutto ciò che fai, che pensi, che preghi durante la settimana.

L'Eucaristia

Forse ti stupirai che l’Eucaristia infrasettimanale sia celebrata solo nelle feste dei santi: non è per disistima nei confronti del sacramento né per voler essere diversi dagli altri; semmai è per una “sovraestimazione” dell’Eucaristia. Anche in questo ambito, del resto, in quanto comunità ecumenica, cerchiamo di ispirare la nostra prassi alla tradizione monastica della chiesa indivisa.

La presenza eucaristica in chiesa aiuti il tuo cammino quotidiano di ricerca di Dio e ti faccia scoprire la sua presenza anche nella Parola, negli altri, negli eventi, nella creazione.

L’Eucaristia domenicale e delle feste cristiane, culmine della nostra ricerca quotidiana di Cristo risorto e vivente, sia l’ora verso cui ti spinge tutto ciò che fai, che pensi, che preghi durante la settimana.

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